Il valore degli eventi in presenza e la campagna #Italialive

Credo molto nel valore degli eventi in presenza ed ho quindi subito firmato per la campagna #Italialive, una iniziativa collettiva di tutte le componenti dell’industria italiana degli eventi.

Di seguito troverai uno degli spot e una parte del comunicato stampa, ma qui vorrei spiegare brevemente i motivi della mia adesione, soprattutto a chi non è del settore.

Al di là del piacere di partecipare ad un evento, se ben organizzato e dai contenuti interessanti, ho potuto osservare – dal di dentro – che la costruzione di un evento è un’attività molto complessa.

Hanno dunque ragione i promotori dell’iniziativa a parlare di un’industria degli eventi, ed il valore della produzione dell’industria degli eventi citato qui sotto lo dimostra.

Dopo un anno e mezzo di pandemia è oramai una esperienza acquisita il fatto che il valore degli eventi in presenza sta nei contatti e nelle relazioni che si instaurano, ed è insostituibile da qualsiasi esperienza online.

Penso al dialogo recente con un ricercatore universitario: mi riferisce che i momenti conviviali, di dialogo informale, anche di gioco al pallone, durante i congressi internazionali sono fondamentali per la costruzione della fiducia, passo basilare per nuovi gruppi di ricerca. E se la ricerca rallenta, cosa accade?

È on air da oggi (7/6/2021 ndf) la nuova campagna di sensibilizzazione di #Italialive, firmata con il cuore dalle Associazioni che rappresentano le imprese e i professionisti del settore dei congressi, dei convegni, degli eventi aziendali e privati per sensibilizzare istituzioni e imprese a tutela di un settore in ginocchio, drammaticamente colpito ormai da troppo tempo dallo stop ad ogni tipologia di evento in presenza.

Almeno un milione di piccoli e grandi eventi prodotti ogni anno, 56,4 miliardi il fatturato di tutto l’indotto con un impatto diretto sul PIL di 36,2 miliardi di Euro, 570 mila addetti. Queste le cifre di cui parliamo, che sono sparite o sono a grave rischio di estinzione.

La campagna “I numeri contano. Soprattutto quando non ci sono più” è un chiaro appello alle Istituzioni e Aziende a rimettere in moto un comparto che da protagonista silenzioso pervade tutti gli ambiti professionali con i grandi eventi corporate, privati e consumer, le convention, i congressi, i concerti, le conferenze internazionali o le fiere.

Dal comunicato stampa del Comitato Events and live industry, 7 giugno 2021

Il messaggio sottostante la campagna è, giustamente, che migliaia di persone lavorano in questa industria, che è ferma da mesi. Occorre farla ripartire.

Il pensiero poi corre anche agli eventi sportivi di montagna, come i Mondiali di Sci Cortina 2021 e le Olimpiadi Milano – Cortina 2026.
I benefici raggiungono veramente tutte le valli limitrofe o si concentrano sulla località ospitante? Saranno benefici di lunga durata o finiranno presto?

Un’immagine estiva della conca d’Ampezzo, Dolomiti (foto: VacanzeDolomiti.com)

Concludo queste brevi righe portando lo sguardo dal luccichìo dei grandi eventi agli eventi più piccoli, quali che siano: eventi aziendali, riunioni, congressi. Per quanto piccolo, ognuno di essi ha comunque un livello di complessità da gestire, un obiettivo, più o meno chiaro, e una domanda forse non esplicita: varrà davvero la pena organizzarlo o parteciparvi?

È possibile rispondere a queste domande in modo oggettivo se si imposta un metodo. È il motivo per cui ho ideato la metodologia Bizmaker® per progettare eventi efficaci: gli eventi valgono il tempo ed il denaro speso ad organizzarli se, con questa o altre metodologie, si collega la fase di progettazione dell’evento ai corretti parametri per valutarne l’efficacia.

Questo è il motivo per cui continuo a sostenere il valore degli eventi in presenza.

Foto: Sebastiaan Ter Burg