Business case: marketing di destinazione per le Dolomiti

In questo post parliamo di marketing di destinazione per le Dolomiti.

Come negli altri business cases, l’articolo è suddiviso in tre parti:

  1. la situazione iniziale;
  2. l’intervento di Bizmaker®;
  3. i risultati fin qui ottenuti.

1. Situazione: limiti delle attuali campagne di marketing di destinazione per le Dolomiti

marketing di destinazione per le DolomitiUn gruppo di operatori turistici di una località di montagna non sono soddisfatti delle attuali campagne di marketing di destinazione per le Dolomiti, sia locali che territoriali.

Sono proprietari e gestori di residenze alberghiere ed extra alberghiere, gestori di servizi quali ristori in quota e guide escursionistiche. Desiderano investire nella promozione turistica a condizione di ottenere una maggiore redditività misurabile.

Per impulso di un operatore turistico particolarmente attivo, viene realizzato un corso di formazione parzialmente finanziato. Il corso, di complessive 40 ore, è orientato alle modalità di promozione verso clientela con maggiore potere di spesa.

Bizmaker®, su incarico dell’Ente di formazione, produce i contenuti del corso e conduce la docenza. Il corso si svolge nell’arco di 10 incontri tra settembre e dicembre 2018 nella località dolomitica.

La visione di Bizmaker® per il marketing  di destinazione per le Dolomiti

marketing di destinazione per le DolomitiIl turista delle Dolomiti è attratto da esperienze speciali di diverso tipo (soggiorno climatico, escursioni in valle, di media montagna, escursioni alpinistiche, turismo fotografico, ecc.).

Le Dolomiti rappresentano la possibilità di una fuga dal mondo urbanizzato e l’immersione in ambienti naturali considerati come archetipo di una vita a misura d’uomo.

Il turista sceglierà il luogo di vacanza sempre di più su un piano emozionale, influenzato in misura crescente dalla visibilità dell’offerta sui media sociali.

L’ambiente dolomitico, di una superba e primordiale bellezza, già da solo è potente suscitatore di emozioni. Grazie ad una offerta turistica ben strutturata può aumentare la capacità di attrazione, in quanto così “altro” rispetto alla quotidianità moderna, condotta in aree antropizzate e dominata dal digitale.

Saranno vincenti le destinazioni che evitino all’ospite di utilizzare il tempo vacanza per pacchettizzare lui stesso i servizi di cui fruire. Si darà maggiore valore alla sua risorsa-tempo e gli si eviteranno le frustrazioni del coordinamento fai-da-te dei diversi operatori.

L’ospite sarà conquistato quindi da esperienze speciali basate su pacchetti pre-organizzati, che trasformano le singole voci merceologiche (soggiorno, escursione a piedi o in bici, cena al rifugio, visita culturale) in una esperienza unica, la cui fruizione inizi prima del viaggio.

Infatti, grazie ad immagini di alta qualità, che dovranno corrispondere a servizi di qualità in loco, l’ospite comincerà a immaginare e pre-gustare la sua esperienza fin dal momento della prenotazione.

2. Intervento: metodi collaborativi per il marketing di destinazione per le Dolomiti

Durante il corso di formazione vengono coinvolti albergatori, gestori di residenze extra-alberghiere, gestori di impianti sportivi, guide alpine, maestri di sci, esperti di cicloturismo, gestori di malghe e ristori in quota, Associazioni culturali e di categoria. Partecipa al corso l’Amministrazione Comunale.

Il percorso di formazione parte da una agile analisi di mercato grazie al software Bizmaker® Analisi di mercato che suggerisce di concentrare l’attenzione sui mercati internazionali, senza trascurare il mercato italiano.

Il formatore, il dott. Enrico Belli, imposta frequenti lavori di gruppo che permettono ai partecipanti di delineare un modello di collaborazione per la realizzazione di nuove proposte di valore per gli ospiti internazionali.

Con tecniche di backcasting vengono delineate le linee guida per lo sviluppo turistico della località: investire in formazione e nei giovani, già formati in ambito turistico ed occupati in mansioni che non permettono di esprimere al 100% le loro potenzialità.

Utilizzando il metodo Business Model Canvas, formatore e partecipanti costruiscono il prototipo di una campagna di marketing di destinazione per le Dolomiti.

Tale metodo si basa sull’approccio denominato “prototipazione rapida della proposta di valore”.

Tale metodo suggerisce di verificare subito con clienti e potenziali clienti le proprie proposte. Così si possono ottenere al più presto dei riscontri fattuali dal validatore più autorevole presente sul mercato: il cliente stesso.

Marketing di destinazione con il Business Model Canvas

marketing di destinazione per le Dolomiti

La scelta di questo modello manageriale di gestione aziendale, che ha origine dal design thinking, permette di creare un forte allineamento tra domanda e offerta. Il punto chiave è centrare la creazione di valore sull’ascolto dei bisogni del cliente per accorciare i tempi tra la strategia e la sua attuazione.

Ogni nuova iniziativa imprenditoriale è soggetta a rischi ed errori di valutazione, non si può negarlo. Ma è meglio sbagliare presto per aggiustare rapidamente il tiro.

Se eventuali errori di valutazione sono individuati rapidamente, sarà possibile correggerli in tempo e migliorare la strategia.

L’obiettivo di questo metodo è ridurre il rischio di fallimento, a volte causato da modelli di organizzazione autoreferenziali centrati su procedure interne. Altre volte il fallimento è causato da modelli di business non realistici, da reti disegnate sulla carta ma non realmente collaborative.

3. Risultati

Il corso di formazione ha generato una maggiore coesione tra i partecipanti ed un clima molto collaborativo. Infatti,  al termine del percorso, i partecipanti esprimono concorde volontà di realizzare insieme nuove iniziative.

Ad oggi ne sono nate tre.

Uno.

Già durante il corso viene progettato ed erogato un corso di formazione di 16 ore (completamente finanziato) sulla promozione turistica tramite web marketing e i media sociali. La docenza viene affidata a Bizmaker®.

Due.

I partecipanti decidono di creare una nuova iniziativa imprenditoriale a rete, con lo scopo di promuovere e commercializzare insieme i propri servizi.

Grazie alla segnalazione di una Associazione di Categoria, si coglie l’opportunità di partecipare ad un bando di finanziamento per la realizzazione di una start up.

Nell’ultima giornata di formazione Bizmaker®, insieme ai partecipanti, realizza un evento pubblico per comunicare l’iniziativa agli altri operatori turistici della località.

Tre.

Sulla base di un modello di business delineato insieme ai partecipanti, Bizmaker® produce un business plan e presenta un progetto per ottenere un finanziamento a fondo perduto coperto da fondi europei.

Conclusione

I partecipanti sono consapevoli del fatto che né la costituzione di una nuova società né le prime fasi promozionali finanziate dal progetto sono la bacchetta magica che azzera il rischio imprenditoriale.
Tuttavia, la concorde volontà di nuove forme di collaborazione tra gli operatori turistici è un dato di fatto molto evidente.

Perché dunque non cogliere l’affascinante opportunità di creare insieme nuovi servizi per gli ospiti delle Dolomiti?

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